Gene Guglielmi e la lunga storia del Beat
Scritto da Lecco Channel il 31 Gennaio 2021
Architetto, docente, poeta e cantautore, Gene Guglielmi balza alla notorietà in piena epoca beat dopo essere stato scoperto da Carlo Alberto Rossi. Ma è Mike Bongiorno che lo fa conoscere al grande pubblico nella trasmissione televisiva Giochi in Famiglia diventando il primo “beatnick” in 21 pollici, bucando le maglie della censura Rai del tempo.
Tra il 1966 e il 1967 diventa una vera e propria icona beat di protesta con la canzone “I capelli lunghi”, ancora oggi tra le più citate song nella storiografia del periodo. Seguono altre incisioni tra le quali ricordiamo “La luna, le stelle, il mare”, “Preghiera beat”, “È voi, e voi, e voi” e “Mini, mini, mini”, collocandosi definitivamente nel panorama cantautorale dei decenni successivi.
Numerose le trasmissioni televisive e radiofoniche alle quali partecipò: ricordiamo “Sette voci” con Pippo Baudo e “Per voi giovani” con Renzo Arbore. Ha preso parte inoltre a diversi Caroselli pubblicitari.
Gli inizi furono quelli delle prime esibizioni locali nel territorio lecchese, per partecipare poi al Festival Romagna della Canzone italiana, classificandosi secondo. In quella occasione insieme ad un giovanissimo Claudio Golinelli, futuro “Gallo” bassista di Vasco Rossi, fondò a Imola il suo primo complesso il “GK Group”.
Passato ad una nuova casa discografica realizzo altri 45 giri tra i quali ricordiamo “I Want you for me” e “Il paese che dico io” approdando poi alla RIFI record, prodotto da Gianfranco Intra ed Ezio Leoni, con altrettante incisioni che lo portarono alla soglia degli anni Settanta.
Le crisi del movimento e le nuove situazioni politiche e sociali furono interpretate da Guglielmi come occasioni per un momento di pausa e di riflessione fissate nella pubblicazione del libro “Poesie della risacca”, alcune delle quali parteciparono al Premio Vallombrosa.
All’inizio degli anni Ottanta Gene ritornò sul mercato discografico con nuovi 45 giri, fondando il gruppo “I Questions” con partecipando ad altre importanti trasmissioni televisive Rai come “Disco Ring” e “Natale al Circo” e vincendo il primo Festival Rai di Primavera della Canzone italiana, con Devil arrangiata da Maurizio Bassi.
Ma fu nel decennio successivo che la riscoperta del periodo beat portarono Gene ad essere nuovamente di attualità, tramite i gruppi del New Beat individuando in lui uno tra i principali pionieri di quella grande e unica rivoluzione culturale italiana del dopoguerra, che oltre nella musica aveva influito profondamente nel comportamento dei giovani all’interno della società.
A partire dal 1998 l’attività musicale di Gene si concretizzerà così con nuovi album che dimostreranno ancora una volta la sua sempre viva vena cantautorale, proseguita fino al 2019 con l’album a tiratura nazionale “La vita è un sogno” realizzato con il gruppo bolognese degli Avvoltoi, sia in versione vinile che in CD e presentato al Midem di Cannes.
Ospite anche in trasmissioni condotte da Paolo Limiti, Marino Bartoletti e Fabio Fazio, l’ultima esibizione di Gene è stata quella recente al Barone Rosso ospite di Red Ronnie, insieme allo storico e critico musicale Claudio Scarpa. In quella occasione alla domanda di cosa è rimasto oggi di quel periodo, Gene ha così risposto:
“Noi del movimento beat ce lo siamo chiesti spesso. Di quegli anni è rimasto un sottofondo underground importantissimo che però non riesce ad emergere. Il motivo è il crollo dell’industria discografica italiana, ma anche la nuova direzione assunta dal musica attuale. Tutto ciò ha interrotto quel filone culturale popolare al quale avevamo creduto e lottato. Noi univamo la musica alla poesia e oggi è ritornato quel desiderio di riscoprire quelle canzoni, insieme al bisogno di rimanere se stessi. Ma la cultura beat è una rivoluzione che parte dall’interno, ed è sostanzialmente poetica, e oggi come purtroppo sappiamo la poesia è finita”.
Gene Guglielmi è anche autore di saggi sulla storia e la cultura musicale italiana, partecipa a tavole rotonde e a trasmissione radiofoniche e televisive tra le quali ricordiamo “Lecco Beat” concepita con Alvin Alborghetti.È direttore artistico dell’Ancona Beat Festival. Numerose le benemerenze tra le quali ricordiamo: La Barchetta d’argento (1966),premio per il miglior personaggio televisivo dell’anno (1968),Benemerenza civica di “San Martino Città di Calolziocorte”(2002),Targa “Città di Alessandria” (2002), Medaglia d’argento benemerito Comune di Bergamo (2008), Targa d’Onore Città di San Salvatore Monferrato (2013), Targa alla carriera “Music Day, XII Giornata del collezionismo musicale, Roma (2015).
Principali Album realizzati:
- Ab urbe “condida”,1997
- Cieli di Lombardia,2000
- Rinascimento,2003(ristampa 2016)
- Le lavandaie di Maggie,2008
- La vita è un sogno, 2018/2019
Principali raccolte:
- Gene Guglielmi, 1996
- Note d’autore,1998
- Hit 18,2005
- Via Don Carlo Rosa,2008
Principali singoli
- La luna,le stelle,il,mare/ I capelli lunghi, 1966
- Preghiera Beat,1966
- Mini, mini,mini/E voi e voi e voi,1967
- I want you for me/Il paese che dico io,1968
- Il ditone/Ada è grande il nostro amor,1970
- Il fiore bianco/Cento volti,1971
- Devil’s gone/Angelina,1972
- Colpa delle fragole/Riccioli sulla fronte/Amo le ragazze di periferia
- Sons and lovers,1979 (Questions)
- Devil/Darling,1981 (Questions)
- Tre minuti/Milena,1982 (Questions)
- I capelli lunghi/E voi e voi e voi,2008 (con gli Avvotoi)