DAS: l’innovazione artistica della lecchese Anna Darc
Scritto da Erika Lodari il 24 Marzo 2021
Anna Frigerio, in arte Anna Darc, racconta la sue opere realizzate con il DAS.
«Ho frequentato la scuola d’arte perchè fin da piccola mi è stato riconosciuto del talento, però non ho mai affrontato nel mio percorso scolastico la scultura o la ritrattistica».
La sua passione risale a diversi anni fa quando suo figlio, che al tempo frequentava le elementari, utilizzava il DAS per vari lavoretti. «Siccome volevo fare un regalo speciale ai miei genitori, ho utilizzato la pasta modellabile per fare loro un ritratto». Nel corso degli anni questa passione è cresciuta sempre più, anche grazie alla sua pagina Facebook che le ha dato modo di acquisire maggiore visibilità.
«L’obiettivo primario non è mai stato quello di riprodurre l’aspetto fisico – afferma l’artista – ma individuare un particolare dettaglio che potesse identificare la persona».
Mentre inizialmente riproduceva la staticità degli individui, nel recente periodo, ha introdotto la dimensione dinamica: bene espressa con la raffigurazione del runner oppure oggetti come moto e macchine. Tuttavia, vengono sempre abbinati al personaggio così da rappresentare artisticamente le loro passioni.
Assecondare le richieste dei committenti lecchesi, che mirano a un ritratto realistico, ha condotto l’arte di Anna Darc a una riproduzione. «Non ho mai voluto essere iperrealista, sono me stessa quando il prodotto mi viene di getto, è più diretto e spontaneo».
La realizzazione delle sue simpatiche statuette non è per nulla semplice, vengono concretizzate in tre o quattro giorni, compresi i tempi di asciugatura. Con l’aggiunta di elementi, oggetti o animali, il processo può durare fino a dieci giorni.
«È molto gratificante per me vedere l’emozione di chi si vede riprodotto in una mia statuetta e in una scala così piccola – afferma Anna – con le statuette dono una parte di me ma, al contempo, mi arricchisco con le storie che mi trasmettono».