Melania G. Mazzucco è la vincitrice del Premio Manzoni al Romanzo Storico
Scritto da Erika Lodari il 19 Aprile 2021
Melania G. Mazzucco ha vinto la sedicesima edizione del Premio Manzoni al Romanzo Storico, organizzato dall’Associazione 50&Più Lecco, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco.
Un successo arrivato al fotofinish dopo uno spoglio delle schede davvero avvincente: per “L’architettrice” (Einaudi), romanzo scritto dalla Mazzucco, sono arrivati 35 voti, contro i 34 ottenuti dall’esordiente Marcelo Dòmini con “Di guerra e di noi” (Marsilio) e i 30 di Giorgio Fontana (Sellerio), autore di “Prima di noi”; (1 scheda nulla, ndr).
Una lotta serrata che ha visto Dòmini davanti al primo giro di boa delle 30 schede (con 11 voti) e Fontana davanti allo spoglio delle 70 schede (con 25 voti).
Melania G. Mazzucco raccoglie quindi il testimone da Francesca Diotallevi che aveva vinto l’edizione 2019 con l’opera “Dai tuoi occhi solamente” (Neri Pozza).
L’atto conclusivo si è svolto sabato 17 aprile per la prima volta in versione digital e, sempre per la prima volta, all’interno della rassegna di Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura organizzata da Assocultura Confcommercio Lecco.
La serata con il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani, presente presso la sede di Confcommercio Lecco insieme a Stefano Motta (componente della Giuria Tecnica) e al notaio Federica Croce che ha curato lo spoglio della schede della Giuria Popolare (100 lettori indicati da librerie e biblioteche).
«Ci stiamo abituando ai collegamenti digitali anche se non vediamo l’ora di poter assaporare la gioia dell’incontro per vivere quelle emozioni che solo la presenza diretta ci può regalare – ha sottolineato il presidente Milani – è stata un’edizione tribolata ma fortemente voluta da 50&Più Lecco e 50&Più nazionale come segno tangibile di resilienza e di speranza».
Quindi spazio ai saluti inviati dal presidente di Assocultura Confcommercio Lecco Antonio Peccati, dall’assessore alla Cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza, e dal presidente di Acel Energie, sponsor del Premio, Giovanni Priore.
I tre finalisti, collegati in video, sono stati intervistati dal presidente della Giuria Tecnica Ermanno Paccagnini (anche lui collegato da remoto) e da Stefano Motta: Dòmini, Fontana e Mazzucco hanno anche letto in diretta un brano del loro libro.
Al termine del giro di domande, la proclamazione della vincitrice con l’assegnazione virtuale della targa a Melania Mazzucco che ha ringraziato: «Sono molto felice, questo romanzo ha fatto compagnia a molte persone. È un premio speciale perché il rapporto con questo scrittore Alessandro Manzoni dura da una vita. È davvero un onore per me, lo ricevo con grande umiltà».
Trama – “L’architettrice” (Einaudi). Melania G. Mazzucco
Nel maggio del 1624 un uomo accompagna la figlia sulla spieggia di Santa Severa, dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Esiste anche ciò che è al di là del nostro orizzonte: è questo che il padre Giovanni Briccio (genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte) insegna alla figlia Plautilla. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista, misteriosa pittrice e architettrice che riuscirà a emergere nel torbido splendore della Roma Barocca dominata da Bernini e Pietro da Cortona.
Melania G. Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e per i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenza e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera.