Oggi, 29 aprile, si celebra la danza in tutte le sue forme

Scritto da il 29 Aprile 2021

Come ogni anno, dal 1982, ogni 29 aprile viene riconosciuto dall’Unesco come la Giornata Internazionale della Danza, con l’obiettivo di promuovere la disciplina, mostrarla in tutte le sue forme e avvicinarla ai più giovani. Anche quest’anno si celebra purtroppo nel pieno dell’epidemia di coronavirus e in una fase di crisi per l’arte e le altre discipline dello spettacolo.

Il 29 aprile 1982 venne istituita la Giornata internazionale della Danza per commemorare la nascita del grande coreografo e ballerino francese Jean-Georges Noverre (1727-1810), considerato uno dei creatori del balletto moderno.

Friedemann Vogel è il testimonial di quest’anno

L’International Dance Council dell’Unesco, ogni anno sceglie un testimonial, un personaggio della danza mondiale, che possa comunicare la bellezza e l’importanza della danza come disciplina. L’autore di quest’anno è Friedemann Vogel. Il danzatore tedesco, oltre a far riferimento alle difficolta subite dal mondo dello spettacolo in questo lungo periodo di pandemia, in particolare alla danza, trasmette un messaggio pieno di speranza.

Vogel

«Tutto inizia con il movimento – un istinto che abbiamo tutti – e la danza è un movimento raffinato per comunicare. Per quanto la tecnica impeccabile sia importante e impressionante, è in definitiva ciò che il ballerino esprime all’interno del movimento che è l’essenza. Come ballerini, siamo costantemente in movimento, aspirando a creare questi momenti indimenticabili. Quindi, quando all’improvviso, non c’è più permesso di esibirci, i nostri mondi si fermano. Nessun contatto fisico. Niente spettacoli. Nessun pubblico. Mai nella storia recente la comunità della danza è stata così sfidata collettivamente a rimanere motivata, a trovare la nostra ragion d’essere. Tuttavia, è proprio quando qualcosa di prezioso ci viene portato via che apprezziamo veramente quanto sia vitale ciò che facciamo e quanto la danza significhi per la società in generale. I ballerini sono spesso celebrati per la loro abilità fisica, quando in realtà siamo sostenuti ancora di più dalla nostra forma mentale. Credo che sia questa combinazione unica di agilità fisica e psicologica che ci aiuterà a superare, reinventarci per continuare a ballare e a ispirarci».

Danza: sport o arte?

La danza potremmo definirla una sintesi perfetta di sport e cultura. Due settori che, più di altri, sono stati penalizzati dalla pandemia ancora in corso.
La danza è arte in quanto capace di esprimere emozioni, sentimenti, stati d’animo, per raccontare una storia o per mostrare la bellezza delle linee e dei corpi che, partendo dalla tecnica classica accademica, vanno a ricercare nuove figure e nuovi passi con una maggiore libertà di movimento.

sport

Anche se non può essere considerata uno sport, ci si allena come se fosse tale. Il valore aggiunto che caratterizza la danza, è la dimensione emotiva. Le emozioni che si provano su un palcoscenico servono per superano i propri limiti e per sviluppare la propria creatività, che va ricercata nel proprio animo lavorando sull’interpretazione e sull’emozione da trasmettere.

La danza nelle opere artistiche

Come dicevamo precedentemente la danza è arte, e molto spesso è diventata oggetto centrale in diverse opere artistiche.
La corrente pittorica dell’impressionismo si è focalizzata sulla natura, il mondo circostante e sui momenti di svago, ed è proprio per questo che rappresenta molto spesso la danza.

115 degas lezioni di danza

Tra i dipinti più belli vi è sicuramente “La lezione di danza”, esposto al Metropolitan Museum of Art di New York, in cui Degas riproduce un momento qualsiasi di una lezione di danza, ed indaga i gesti e gli atteggiamenti di questo gruppo di giovani ballerine con grande meticolosità.

Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta.
(Friedrich Nietzsche)


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