Mosquito Garelli: per tutte le strade, per tutte le borse!

Scritto da il 24 Marzo 2022

Il Mosquito della Garelli nacque come un propulsore ausiliario da applicare sulle comuni biciclette per trasformarle in veicoli a motore. Questo tipo di propulsore fu quello maggiormente diffuso in ambito europeo.

La produzione del Mosquito iniziò nel primo dopoguerra a cura della casa Garelli. Il progetto dell’ingegnere Carlo Alberto Gilardi fu legato a un propulsore compatto e facilmente installabile nella parte inferiore delle biciclette comuni, senza che si andasse a interferire con la posizione dei pedali.

La richiesta del prodotto fu così notevole, anche dall’estero, che si rese necessaria l’apertura di una filiale per la fabbricazione in Francia.

Nel 1946 il modello 38-A fu il primissimo della serie. Da un motore a due tempi con trasmissione a rullo e cilindrata di 38,5 cm3 equipaggiato con un carburatore Dell’Orto. Si alimentava con una miscela di olio/benzina al 6/7% e la stessa era ospitata in un serbatoio da 2 lt. Il consumo dichiarato era di 70 km con un litro.

Il 38-B del 1953 rappresentò l’evoluzione del primo e, pur mantenendone la medesima sigla, dispose di una cilindrata aumentata a 48 cm3.

Il Centrimatic fu la versione che decretò il successo definitivo del Mosquito. Venne presentato nel 1955 con una modifica particolare: adottò una trasmissione automatica brevettata che rese semplice i comandi e riuscì a far raggiungere alla bicicletta modificata la velocità di 45 km/h a pieno carico.

Il Mosquito fu alla portata di tutte le tasche e fu un mezzo utilitario che si vendette in una scatola di montaggio. Si fissava il motore con un morsetto e due galletti sotto i pedali, con l’unico fastidio di rinunciare al portapacchi che ospitava il serbatoio del carburante. Un rullo veniva appoggiato al pneumatico della bici per trasmettere il moto.

I comandi erano posizionati sul manubrio, l’acceleratore era una levetta simile al cambio delle biciclette, si spingeva avanti per accelerare e la si rilasciava per decelerare. Il Mosquito poteva essere disinserito e questo permetteva la marcia come semplice bicicletta. La produzione rimase attiva dal 1946 al 1960 e fu un grandissimo successo commerciale, con 2 milioni di prodotti messi in commercio.

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