Grillo Cheeseburger: in Brianza approda il primo cheeseburger con farina di grillo
Scritto da Valentina Codurelli il 15 Febbraio 2023
Grillo Cheeseburger, il primo hamburger di farina di grillo firmato Pane & Trita
Si chiama Grillo Cheeseburger, è il primo hamburger con farina di grillo. A firmare la novità è la nota catena Pane e Trita, presente anche a Costa Masnaga nei locali che furono della storica trattoria “Da Giovanna” a lato della Strada Statale 36. Il nome è inequivocabile, volutamente provocatorio, l’aspetto decisamente invitante.
Ancora una volta Pane & Trita, il food concept tutto italiano che ha portato l’esperienza gastronomica in una dimensione ludica, si ritrova in auge con una nuova proposta che farà sicuramente molto parlare di sé: Il Grillo Cheeseburger, il primo hamburger con farina di grillo.
I fondatori di Pane & Trita, da sempre attenti alle evoluzioni dei gusti e dei trend alimentari, sembrano infatti aver intuito le potenzialità del nuovo regolamento approvato dall’Unione Europea lo scorso 24 gennaio, che autorizza l’utilizzo e il commercio della farina del grillo domestico, e per primi in Italia lanciano il “Grillo Cheeseburger”
Siamo da sempre degli innovatori, sin da quando abbiamo creato il format, nel 2015, abbiamo basato la nostra proposta sul binomio qualità e divertimento. Il pubblico è spesso incuriosito dalla novità e ama sperimentare: noi siamo in grado di offrirgli un’esperienza unica per il palato che in questo caso è anche rivoluzionaria”.
Pabel Ruggiero, CEO e co-founder di Pane & Trita
Il progetto: uno sguardo al futuro
Il Grillo Cheeseburger nasce “a quattro mani” in collaborazione con Soul-K, food-tech company italiana che studia e produce ingredienti personalizzati per il canale della ristorazione esplorando e testando le proteine del futuro. Pane artigianale verde, hamburger con polvere di grillo, scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa Pane & Trita. Ed è anche “dietetico”.
Il via dell’Unione Europea
L’utilizzo e il commercio della farina di grillo, molto diffusa in tanti Paesi asiatici, è stato autorizzato dall’Unione europea. Approvato dall’Ue lo scorso gennaio, è considerato un alimento del futuro per i suoi valori nutrizionali e il contenuto impatto ambientale.
Un passo in avanti
“Abbiamo battuto tutti sul tempo, ma i nostri piatti di carne ci saranno sempre”, assicura Ruggiero Ruggiero, CEO e co-founder di Pane & Trita.
Al di là dell’aspetto provocatorio, è un passo in avanti: un cibo molto proteico ma anche sostenibile, a livello di impatto ambientale inquina un decimo rispetto ad altre carni”.
Ruggiero Ruggiero, CEO e co-founder di Pane & Trita
Gli ingredienti del Grillo Cheeseburger
Guardando l’immagine con cui il nuovo panino viene presentato, ad attirare maggiormente l’attenzione non è tanto la farina di grillo (indubbiamente insolita) quanto il pane in sé: con un verde intenso, riprende infatti i colori dall’alga spirulina. All’interno, invece, troviamo la scamorza fusa, il cavolo viola, le patate fritte e diverse salse. Il burger che non è di manzo né di pollo, è composto da fagioli cannellini, patate al vapore, pane grattugiato, acqua, olio di girasole, lievito, sale, estratto di manzo d’orzo, sale e farina di grillo domestico.
Come per un altro nostro cavallo di battaglia, l’Uniporco, abbiamo dedicato attenzione non solo al gusto e alla qualità, ma anche all’estetica del panino, a come renderlo “instagrammabile”, puntando sul colore verde. Il nome è inequivocabile: come di consueto abbiamo voluto essere un po’ provocatori e irriverenti, l’ironia è nel nostro DNA. Per questo abbiamo voluto essere pionieri anche con questo nuovo trend, perché crediamo possa diventare il cibo del futuro, in un’ottica di alimentazione sostenibile.”
Pabel Ruggiero, CEO e co-founder di Pane & Trita
Il progetto è ambizioso e innovativo, non c’è ombra di dubbio; l’ingrediente è interessante ma, tocca riconoscerlo, sta sollevando innumerevoli controversie. La domanda sorge dunque spontanea: il Grillo Cheeseburger riuscirà ad essere apprezzato anche sulle tavole italiane più critiche?