Il raduno dei fan di “Ragazzo di campagna” annullato senza spiegazioni: aria di truffa
Scritto da Valentina Codurelli il 16 Aprile 2023
Per il lunedì di Pasquetta alla pagina Facebook dedicata ad Artemio, il personaggio interpretato da Renato Pozzetto (estraneo alla vicenda), i fan avevano prenotato pranzo in agriturismo e poi tutti davanti al treno: dopo aver pagato 50 euro, hanno trovato il ristorante chiuso
Come ogni anno, i fan di Renato Pozzetto, volevano trascorrere una giornata speciale, quella di Pasquetta, ispirata alle atmosfere del loro film preferito e invece si sono ritrovati loro malgrado coinvolti in una vicenda i cui contorni rimangono poco chiari, anche a giorni di distanza: sono circa 200 le persone che avrebbero dovuto partecipare al raduno dei fan de “Il ragazzo di campagna”, la pellicola cult del 1984 interpretata da Renato Pozzetto (che non ha assolutamente nulla a che fare con l’accaduto), previsto per lunedì 10 aprile alla Cascina del Bosco Grande, nelle campagne intorno a Pavia.
Il programma annunciava – a fronte del pagamento di una quota di 50 euro per gli adulti e di 25 euro per i bambini – un pranzo contadino con accompagnamento musicale dal vivo e poi la riproduzione della celebre scena del passaggio del treno, spettacolo e infine proiezione del film. Peccato però che l’evento – battezzato “Pasquettaac” e promosso dalla pagina Facebook “Artemio”, che ha oltre 100mila follower – sia stato improvvisamente annullato con una mail nel tardo pomeriggio di Pasqua, portando come motivazioni pretesti meteorologici non pervenuti. Chi si è comunque recato sul luogo dell’appuntamento ha infatti trovato chiuso l’agriturismo che avrebbe dovuto fare da location e da allora gli organizzatori sembrano essere spariti nel nulla. Almeno fino a un paio di giorni fa, quando chi si era prenotato ha ricevuto una nuova e-mail in cui viene comunicato che le richieste di rimborso presentate sono state prese in carico, senza precisare nulla in merito alle tempistiche del risarcimento.
“Il nostro sospetto è quello di essere stati vittime di una truffa – spiega Antonio Omodei Zorini, avvocato di Vercelli che si era iscritto all’evento e attende di essere rimborsato – anche se per ora non possiamo averne l’assoluta certezza. Le prenotazioni avvengono su una pagina dedicata su Eventbrite ed è quindi tramite quel sito che abbiamo presentato le richieste di rimborso. Ho ricevuto una mail di risposta automatica da Eventbrite in cui si dice che verrò rimborsato entro il 23 aprile, per cui fino a quella data aspetterò prima di prendere qualsiasi decisione in merito a eventuali cause legali. Gli indizi però non sono confortanti”.
“Il treno è sempre il treno”: la scena cult de “Il ragazzo di campagna”
La pagina Facebook “Artemio” – riconducibile al sito supercazzola.it, che si presenta come “il più completo store online di prodotti dedicati ai film della commedia italiana anni ’70, ’80, ’90” – non viene più aggiornata dal 6 aprile scorso, nonostante sia invasa dai commenti di protesta dei fan delusi. “Come mai non mi permettono il rimborso? Ho provato con il link della mail e non riesco. Qualcuno può aiutarmi? Visto che gli amministratori della pagina sembrano scomparsi” scrive uno di loro e un altro racconta: “ho provato a chiamare la cascina presso cui dovrebbe esserci l’evento e nessuno risponde”. C’è chi invoca “un po’ di serietà nell’organizzazione, dato che sono coinvolte persone provenienti da tutta Italia” e chi spiega di essersi recato sul posto e aver trovato “anche le forze dell’ordine, intervenute perché c’erano tante persone che non avevano ricevuto la mail di annullamento e si sono presentate. C’era abbastanza tensione e nessuno lì sapeva nulla”.
Proprio il 10 aprile qualcuno aveva infatti scritto: “qui davanti all’agriturismo chiuso non siamo pochi. La maggior parte di noi non ha ricevuto alcuna mail di annullamento. Pasquetta rovinata, viaggio a vuoto: organizzatore, fatti sentire perché gli animi sono molto caldi”.
A questo link il post con i commenti relativi alla presunta truffa: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02HAvNrSjgK25oi6fNWTRTwQKvPBFjrfzztdC4ScE6c3UoBGRgGWkC7GrqeRjTVwQml&id=100045737014148
Tra l’altro nella comunicazione con cui è stata annunciata la cancellazione del raduno si accenna al possibile recupero dell’evento in altre date, tutte nel weekend precedente il 25 aprile. “Poi però anche di questo non si è saputo più nulla. Inoltre non c’è alcun recapito telefonico a cui poter contattare gli organizzatori – continua Omodei Zorini – L’unico canale è quello della posta elettronica, ma le sporadiche mail che arrivano sono sgrammaticate, costellate di errori di battitura, e firmate solo ‘Riccardo’, senza ulteriori riferimenti”.
Il Comune di Carbonara al Ticino – dove negli anni Ottanta venne girata l’iconica scena del passaggio del treno – ha precisato sulla propria pagina Facebook di aver deciso di “non collaborare in alcun modo nella manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere a Pasquetta, tant’è che l’organizzatore ha ripiegato sul vicino Comune di Pavia”. Quindi “si ribadisce la totale estraneità ai fatti e si esprime rammarico per l’evidente danno di immagine arrecato, riservandosi di adire alle vie legali nei confronti dell’organizzatore”.