È il 24 giugno 1938: nasce Edoardo Vianello
Scritto da Valentina Codurelli il 24 Giugno 2023
85 anni con Edoardo Vianello, uno dei cantautori italiani che hanno fatto la storia della musica italiana facendo ballare intere generazioni
Come abbiamo già visto in un precedente articolo (“Gli anni ‘60: il boom della musica italiana“) gli elementi di spicco sulla scena musicale, sempre più in ascesa, degli anni ‘60 fu soprattutto l’immensa mole di produzione e consumismo musicale nonché i molti filoni che andarono sviluppandosi in quegli anni, tra questi, il filone emblematico dell’epoca segnato dalle cosiddette “canzoni da spiaggia” di cui Edoardo Vianello si fece promotore.
Edoardo Vianello nasce a Roma il giorno 24 giugno 1938, figlio del poeta futurista Alberto Vianello. La passione per la musica si manifesta fin da ragazzo, quando inizia a suonare la fisarmonica, strumento regalato alla sorella dal padre. Durante gli studi in ragioneria, si avvicina alla chitarra, suonando in alcune orchestre e esibendosi come musicista in vari locali della capitale.
Successivamente si dedica all’attività di attore e cantante lavorando nella compagnia di Lina Volonghi, Alberto Lionello e Lauretta Masiero (il capocomico è Lucio Ardenti), in due lavori teatrali intitolati “Mare e Whisky” (di Guido Rocca) e “Il Lieto Fine” (di Luciano Salce), con musiche di Piero Umiliani e Ennio Morricone.
Il debutto come cantante arriva nel 1956, quando si presenta in pubblico al “Teatro Olimpico” di Roma, esibendosi in un quartetto, interpretando “Jerico” e “Musetto”, una canzone dell’ancora poco conosciuto Domenico Modugno.
L’attività artistica di Edoardo Vianello prende una svolta quando un funzionario della casa discografica RCA lo nota durante una delle sue esibizioni. Nel 1959 pubblica il suo primo 45 giri, “Ma guardatela”, e pochi mesi dopo esce “Siamo due esquimesi”, che riscontra un notevole successo.
Nel 1961 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con “Che freddo!”, incisa anche da Mina, Sergio Bruni, Claudio Villa e Sergio Endrigo. La canzone non riscuote un grande successo, ma gli permette comunque di farsi conoscere dal grande pubblico. Nello stesso anno ottiene il suo primo grande successo: “Il capello”, presentata in televisione nel corso di uno spettacolo con Don Lurio e le Gemelle Kessler, entra in classifica diventando uno dei dischi più venduti dell’anno, sia per la musica orecchiabile sia per il testo.
L’estate del 1962 vede Vianello raggiungere l’apice del successo con “Pinne fucile e occhiali”, il suo disco più venduto, e “Guarda come dondolo”. Entrambi i brani vengono inseriti nella colonna sonora del film “Il sorpasso” di Dino Risi.
Molte delle canzoni successive di Vianello diventeranno dei tormentoni: al ritmo di twist, surf, hully gully e cha cha cha, i suoi brani vengono diffusi sulle spiagge e nei bar attraverso i juke-box, come “I Watussi” e “Abbronzatissima” (1963), “Tremarella”, “Hully gully in dieci” (1964), e “Il peperone” (1965), tutti brani ritmati e di grandissimo successo commerciale.
Negli anni Settanta, insieme alla moglie, forma il duo musicale “I Vianella”, ottenendo grandi successi. Dopo la separazione da Wilma Goich, Vianello riprende la carriera solista, ritornando alla ribalta con il film “Sapore di mare” di Carlo Vanzina, in cui interpreta se stesso.
Negli anni Ottanta e Novanta, Edoardo Vianello è presente nei più importanti programmi televisivi. Vince nel 1991 il Telegatto con la canzone “Abbronzatissima”, la più votata al programma televisivo “Una rotonda sul mare”. Nel maggio del 2008, Vianello è eletto presidente dell’Imaie, l’Istituto preposto alla tutela dei diritti degli artisti, interpreti ed esecutori di opere musicali, cinematografiche, drammatiche, letterarie e audiovisive.
Oltre mezzo secolo di carriera e una lunga schiera di tormentoni estivi al top delle classifiche della musica leggera italiana hanno scalfito l’immagine di Edoardo Vianello arrivato oggi a 85 anni di vita, è infatti doveroso ricordare che Edoardo Vianello, a suo modo, ha segnato la storia della musica italiana.