Edoardo Bennato: il simbolo del rock italiano

Scritto da il 29 Giugno 2023

Considerato uno tra i maggiori rocker italiani, Bennato riesce a fondere nelle sue canzoni rock, blues e la tradizionale musica napoletana

Edoardo Bennato ha avuto una carriera davvero ricca di grandi successi e risultati, che in pochi hanno ottenuto in tutta la storia della musica italiana. I suoi brani hanno fatto cantare generazioni di italiani e sono rimaste capolavori indimenticabili.

Bennato (al centro) con i fratelli Eugenio e Giorgio, da Wikipedia

Il rapporto tra Edoardo e la musica inizia da bambino: da piccolo infatti era costretto infatti dalla madre a prendere lezioni di fisarmonica con i fratelli, ma la sua vera passione era il rock’n’roll: è ispirato da Elvis Presley e Bob Dylan.  Ma più tardi, arrivato a Milano per studiare architettura, alla fine degli anni 60’ (leggi anche: “Gli anni ’60: il boom della musica italiana“),  Bennato scopre le canzoni di Paul Anka e da B.B. King, e si appassiona al genere blues, che caratterizza il suo stile musicale.  Nel 1966 pubblica il suo primo singolo “Era solo un sogno/ Le ombre”, con un’immagine iconica sul retro di copertina: Bennato con la chitarra acustica a tracolla e l’armonica. Non avendo riscosso grande successo, Bennato scrive per Herbert Pagani e Bobby Solo per tre anni, per poi incidere “45 giri”, con puri riferimenti al rock degli anni 50’.

Retro di copertina del primo album di Bennato, da Discografia nazionale della canzone italiana

All’inizio degli 70 Edoardo però comincia a pubblicare i suoi primi album in studio: è l’epoca di “Non farti cadere le braccia” e de “I buoni e i cattivi”, album contenente “In fila per tre” e il classico “Un giorno credi”. Ma, dopo l’uscita dell’album “La torre di Babele” del 1976, riscuote il successo maggiore però viene riscosso da “Burattino senza fili”, con il famosissimo inedito “Il Gatto e la Volpe” e “Sono solo canzonette” , album che, tra ballate, canzoni tradizionali italiane e canzoni rock,  sono una rivisitazione allegorica delle favole di Pinocchio e di Peter Pan, con critiche all’utopia sociale e politica. 

Copertina di “Burattino senza fili”, da Onda Rock

Nel 1980 però, prima della pubblicazione di “Sono solo canzonette,” esce “Uffà! Uffà!” inaspettatamente, un album di acerbo punk rock italiano che viene criticato molto, poichè è un disco ricco di contenuti folli, con un definitivo distacco dal politicamente corretto, senza mai sfociare però nell’insulto, nello sberleffo, e nella volgarità: l’idea infatti  di Bennato era quella di un album ironico. Finalmente pochi giorni dopo tutti ascoltano il brano “L’isola che non c’è” , che è una delle canzoni più amate di Bennato e che tutti cantano nei concerti di Edoardo a Milano, Napoli e Torino nel 1980.

A partire dagli anni ’80 la sua produzione musicale di Bennato diventa più discontinua e commercialmente più incerta, per esempio l’insuccesso dell’album “Kaiwanna” e l’album “È arrivato un bastimento. D’altro canto ottiene anche grandi successi con i singoli “Ok Italia” e”W la mamma”.

Edoardo Bennato negli anni 80’, da ANSA

E’ il 1990 quandoEdoardo Bennato canta insieme a Gianna Nannini “Un’estate italiana”, l’inno dei Campionati Mondiali di Calcio Italia ’90.  Famosa per tutte per il ritornello “Notti magiche”,  questo inedito ha rappresentato la colonna sonora di un’estate, che ha regalato e continua a regalare emozioni a dir poco straordinarie nel cuore di tutti gli Italiani. 

Dopo l’uscita “È asciuto pazzo ‘o padrone”, formato da brani blues-elettrici, Edoardo pubblica alcuni album importanti: “Il paese dei balocchi” (1992), “Se son rose fioriranno”, anch’esso un capolavoro di successo, “Le ragazze fanno grandi sogni” (1995) e “Quartetto d’archi” (1996), una delle greatest hits di Bennato e “Sbandato” (1998).

Con la pubblicazione degli album “Sembra ieri”,  “Afferrare una stella”,  “La fantastica storia del Pifferaio Magico”,  Bennato inizia la sua produzione musicale del nuovo millennio, definito anche da diverse collaborazione con Gigi d’Agostino.  Nel 2015 esce “Pronti a salpare” e due anni dopo è l’anniversario di “Burattino senza fili”, che viene riedito in una nuova versione con il brano “Mastro Geppetto“, riarrangiato con nuovi suoni e musicisti.

Il 19 aprile 2020 Edoardo torna con il singolo “La realtà non può essere questa”, scritto insieme al fratello Eugenio Bennato durante la pandemia del COVID-19.

Edoardo Bennato 2023, da ANSA

Edoardo Bennato continua ad esibirsi in concerti di successo, suonando fisarmonica, chitarra e facendo esibizioni emozionanti ed energetiche, nonostante sia al giorno d’oggi 76enne, a testimonianza del fatto di quanto la sua musica resti nel cuore dei fan. 


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