Riccardo Cocciante: un compositore eccezionale
Scritto da Samuele Colombo il 30 Giugno 2023
Noto a livello internazionale, Riccardo Cocciante è un personaggio amato dal pubblico italiano per le sue canzoni straordinarie, ma anche per le sue splendide opere popolari
Nato a Saigon (Vietnam) nel 1946, Riccardo Cocciante inizia la sua carriera da adolescente: arrivato infatti a Roma e iniziato a frequentare il liceo Chateaubriand per la sua nazionalià italo-francese , inizia a suonare con un gruppo, i Nations, nei locali romani, proponendo canzoni in inglese.
Poco dopo collabora con diverse case discografiche, come Delta, incidendo due album che non ebbero però molto successo. Ma nel 1972, riesce a esordire discograficamente nel 1972 con l’album con influenza rock “Mu”, grazie alla collaborazione con gli autori Marco Luberti e Amerigo Paolo Cassella e di molti musicisti prestigiosi, tra cui il leader dei Brainticket, il flautista Joel Vandroogenbroeck, ed il tastierista Paolo Rustichelli (del duo Rustichelli e Bordini).
L’anno successivo pubblica “Poesia”, con lo pseudonimo di Richard Cocciante, la cui title track viene incisa contemporaneamente da Patty Pravo.
Nel 1974 esce “Anima”, album dai successi straordinari, tra cui “Bella senz’anima” , “Quando finisce un amore” , “Il Mio Modo di Vivere”. Dopo aver pubblicato “L’alba” , album che contiene canzoni che verranno incise da Ornella Vanoni e poi da Andrea Bocelli, Cocciante raggiunge la vetta degli classifiche con il suo inedito più famoso, “Margherita”, in vari Paesi del Sud America, oltre che in Francia e in Spagna.
Nel 1978 Riccardo pubblica “Riccardo Cocciante“, con il famoso inedito “A mano a mano“, cantato da Rino Gaetano, e “…E io canto“, che include il singolo “Io canto“. Inizia poi una collaborazione con Mogol, per poi incidere nel 1980 il disco “Cervo a primavera“, formato dal celebre brano omonimo . Nel 1982 esce il disco “Cocciante”, tra cui spiccano i brani “Celeste nostalgia”, “Un nuovo amico” e “In bicicletta”. Cocciante compone poi “La fenice“, brano che nel 1984 partecipa nella sezione Nuove proposte al Festival di Sanremo. L’anno successivo duetta con Mina nell’inedito “Questione di feeling”.
1987: è l’anno in cui esce “La grande avventura”, con testi di Mogol, Enrico Ruggeri e Lucio Dalla, e brani arrangianti anche da Geoff Westley.
Ma il successo e le collaborazioni non finiscono, e Cocciante canta “Se stiamo insieme” sul palco dell’Ariston e vince il Festival di Sanremo nel 1991 .
Nello stesso anno duetta con Paola Turci nel brano “E mi arriva il mare”. Nel 1994 esce il disco “Un uomo felice“, che contiene “E pensare che pensavo mi pensassi almeno un po’“, duetto con Mietta, e “Amore“, inedito cantato con Mina. Riccardo però duetta anche nello stesso periodo con cantanti internazionali, come Scarlett Von Wollenmann, in “Io vivo per te“, e con Mónica Naranjo in “Sobre tu piel”. Nel 1995 Riccardo incide per la colonna del film d’animazione “Toy Story” tre canzoni: “Hai un amico in me”, “Che strane cose” e “Io non volerò più”, che sono adattamenti di canzoni originali in inglese. Nello stesso anno Riccardo annuncia il declino dell’attività di musicista sia discografica sia dal vivo.
Negli anni 2000 Cocciante decide di dedicarsi al teatro e alle opere musicali: egli diventa famoso infatti per le opere popolari “Notre Dame de Paris” (ispirato all’opera di Victor Hugo), “Le Petit Prince” (solo in Francia, ispirato all’opera di Saint-Exupéry) e “Giulietta e Romeo” (ispirato all’opera di Shakespeare).
Nel 2013 Riccardo è stato anche uno dei coach di The Voice of Italy con Noemi, Piero Pelù e Raffaella Carrà e una ragazza del suo team, Elhaida Dani, ha vinto l’edizione.
I successi di Cocciante sono innumerevoli e toccano diversi campi della musica, ma tutti hanno una cosa in comune, che fa amare ai fan Riccardo: la passione e le autentiche emozioni che cerca di trasmettere.