L’ironia non sempre compresa della musica di Rino Gaetano
Scritto da Samuele Colombo il 11 Luglio 2023
Rino Gaetano, un cantautore italiano degli anni 70’, ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana, nonostante la sua morte a soli 30 anni
Nato a Crotone del 1950, Rino si appassiona alla scrittura all’età di 10 anni, quando frequenta una scuola ecclesiastica a Narni, in provincia di Terni. Solo nel 1968 entra nel mondo della musica, formando con i suoi amici il gruppo musicale “Krounks” . In questa cover band Gaetano suona il basso, ma si dedica anche alla scrittura di canzoni, ispirandosi ai suoi modelli di riferimento: Bob Dylan, Beatles, De André e Celentano. A partire dal 1969 Rino frequenta il Folkstudio e qui ha modo di conoscere Francesco De Gregori e Antonello Venditti, con il quale si esibisce in diverse occasioni.
I testi delle canzoni di Gaetano sono incompresi e a volte criticati all’interno dello studio: i suoi brani infatti apparentemente semplici, che parlano di storie buffe e spensierate, vogliono in verità trasmettere un messaggio profondo e non banale. Nel 1973, nonostante si fosse diplomato in ragioneria e avesse la possibilità di lavorare in una banca, Rino insiste a lavorare nel mondo della musica e pubblica il 45 giri: “I love you Maryanna” con lo pseudonimo Kammamuri’s, per via della sua insicurezza e timidezza: alle scuole medie infatti Rino era stato ritenuto stonato e di conseguenza escluso dal coro della scuola. L’anno successivo invece esce il suo primo album “Ingresso libero” e nel 1975 il celebre “Ma il cielo è sempre più blu”.
Gaetano non riscuote però molto successo e la sua ironia non viene capita, ma solo contestata. Ma nello stesso periodo Rino conosce Bruno Franceschelli, con il quale nasce un’amicizia davvero importante. Franceschelli valorizza il talento artistico di Gaetano e i due insieme mettono in scena “Ad esempio a me piace…”, una commedia che affronta tematiche, come l’esclusione, l’emarginazione e l’incomunicabilità. Nel 1976 Gaetano affronta ancora la tematica dell’esclusione nel disco “Mio Fratello è figlio unico” , seguito l’anno successivo da “Aida”, album in cui si rivolge a tutte le donne e all’Italia, anch’essa personificata in una donna. Nel 1978, Gaetano infatti partecipa alla 28esima edizione del Festival di Sanremo e canta, in un abbigliamento dissacratorio, sul palco dell’Ariston “Gianna” , con il suo brano più famoso, arrivando primo nella classifica dei Cantautori e terzo in quella generale. Nella canzone viene centralizzata la figura femminile per discutere emblematicamente di emancipazione, delle convenzioni sociali e delle contraddizioni della vita.
Nel medesimo stesso anno esce l’album “E Cantava le canzoni”, tra cui il singolo “Nuntereggae più”, che Rino Gaetano avrebbe voluto presentare al Festival, ma che venne rifiutato per l’apparente scandalo per l’elenco di nomi di tutti i personaggi della politica. Nel 1979 Rino viaggia molto nel Sudamerica per la registrazione dei nuovi brani e pubblica il suo penultimo disco “Resta vile maschio, dove vai?”, che contiene un brano scritto da Mogol. Due anni dopo Gaetano pubblica “E io ci sto” e collabora con Cocciante alla realizzazione di “Q Concert”, un mini album di live. Poi Rino partecipa con Anna Oxa, Lucio Dalla e Ivan Cattaneo all’album “Alice” del gruppo Perigeo.
Prima degli anni Novanta la figura di Rino non è molto riconosciuta e ricordata. Solo quando sua sorella Anna ha fondato la prima band tributo dedicata a lui e che oggi, con il nome Rino Gaetano Band, da oltre vent’anni cerca di suonare le canzoni di Gaetano, facendo sentire che lui c’è ancora adesso. Il gruppo musicale ha anche revisionato in modo fedele le melodie originali, restituendo fedelmente molte delle canzoni di un mito.
Molte sono state e sono le iniziative per commemorarlo e realizzate anche dalla sua famiglia, come ad esempio il Rino Gaetano Day, un evento annuale a Roma nelle passate dieci edizioni e che, dal 2011, vede una grande partecipazione, anche di artisti che in qualche modo cercano di rendergli omaggio. scelgono di interpretare una sua canzone o di rendergli omaggio.
Rino Gaetano è considerato un grande cantautore italiano, che riesce sia a strappare un sorriso sia a far commuovere i suoi fan. Le sue canzoni sono ascoltate da molte generazioni e rimangono capolavori indimenticabili.