L’immensa sensibilità nelle canzoni di Dario Baldan Bembo
Scritto da Samuele Colombo il 15 Luglio 2023
Cantante, compositore e tastierista italiano, Dario Baldan Bembo è divenuto celebre per alcuni suoi brani, che sono diventati iconici nella storia della musica italiana
Nato a Milano nel 1948, Dario Baldan Bembo scopre il mondo della musica da bambino con il fratello Alberto: la grande passione per la musica gli è stata trasmessa dalla mamma, maestra di pianoforte. Seguendo il suo esempio infatti, Dario impara a suonare il piano, diventando così un eccellente pianista e tastierista. Conseguito il diploma al liceo classico e laureato in Giurisprudenza, nel 1966 conosce Ico Cerutti, che lo fa entrare nel Clan Celentano come tastierista. Nel 1970 Bembo esordisce con “Djamballà”, colonna sonora del film “Il Dio serpente”. Ma Dario, non ancora iscritto alla SIAE, la società per i diritti d’autore, non riesce a depositare il brano a suo nome: Augusto Martelli lo fece al posto suo e fu ritenuto per molto l’autore dell’opera.
Bembo collabora poi con Lucio Battisti nel disco “Amore, e non Amore” e in quell’occasione conosce Franz Di Cioccio, il batterista de “ I Quelli”, con il quale entra nel gruppo musicale “Equipe 84″. Con la band Dario incide il disco “Casa mia”, con le due prime canzoni scritte da Bembo con testo di Maurizio Vandelli, “Nessuno” e “2000 km”. Grazie a Battisti Bembo conosce Bruno Lauzi, che scrive per Dario due testi per due brani, che diventano celebri grazie a Mia Martini: “Piccolo uomo” e “Donna sola” (1972).
L’anno seguente scrive il celebre“ Minuetto” (1973), su testo di Franco Califano, che raggiunge la vetta delle classifiche internazionali e “Inno” (1974) su testo di Maurizio Piccoli per Mia Martini. Nel 1975 Dario esordisce come cantautore con il brano “Aria”, che è stato un successo internazionale, seguito da “Non mi lasciare” del 1977. Bembo poi ha anche composto “Che vuoi che sia se ti ho aspettato tanto” presentato all’edizione del festivalbar del 1976 da Mia Martini.
Dopo una collaborazione con Renato Zero per 15 brani, Dario partecipa al Festival di Sanremo e si posiziona al terzo posto con il brano “Tu cosa fai stasera?”. Sempre nel 1981, collabora con Riccardo Fogli, per incidere il brano sanremese insieme a “Non mi lasciare” e alla versione iniziale di “Amico è”, con il nome “Falò e inclusa nell’album di Baldan Bembo “Spirito della terra”. E’ il 1982: esce “Amico è”, il suo grande più grande successo, che interpreta con Caterina Caselli, su testo di Nini Giacomelli, Mike Bongiorno e Sergio Bardotti. Il brano diventa popolare, anche perché è sigla di Superflash, trasmissione televisiva di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno.
Bembo ritorna al Festival di Sanremo nel 1985 con “Da quando non ci sei (una volta ancora)”, con la quale raggiunge al sedicesimo posto. Nel 1996 esce l’album “Il canto dell’umanità”, in cui Dario ripresenta i suoi brani migliori, con due nuovi brani: “Il canto dell’umanità” e “Gente del 2000”.
Nel 2001 poi Dario partecipa alla trasmissione “La notte vola”, gara musicale tra i brani più famosi degli anni ottanta, nella quale presenta il suo successo del 1983 “Amico È” (Inno Dell’Amicizia) arrivando in finale. Dario ha collaborato e collabora ancora, scrivendo testi, con altri cantanti celebri, come Renato Zero, Caterina Caselli, Mia Martini, Bruno Lauzi e Riccardo Fogli, Mina, Loretta Goggi e per Equipe 84, e anche ha reinterpretato anche brani di Mina e Lucio Battisti alla tastiera.
La fama di Bembo è davvero grande, sia per la poesia dei suoi brani, sia per le numerose collaborazioni con cantanti italiani di grande rilievo, che hanno riconosciuto la grande sensibilità e l’umanità del mitico Dario.