Spandau Ballet: i rivali dei Duran Duran
Scritto da Samuele Colombo il 26 Agosto 2023
Gruppo pop britannico, gli Spandau Ballet sono diventati famosi per i loro grandi successi degli anni 80’, quando sono emersi nel filone del New Romantic
La storia del gruppo inizia nel 1976, quando Gary Kemp (cantante e compositore) e Steve Norman (chitarrista, in seguito sassofono e percussioni) fondano una band, alla quale si aggiungono in seguito il batterista John Keeble, il cantante solista Tony Hadley, e ben due anni dopo il bassista e fratello minore di Gary, Martin Kemp: gli Spandau Ballet.
Nel 1981 il gruppo pubblica il suo primo singolo “To Cut a Long Story Short”, top 5 immediata nel Regno Unito. Dopo “The Freeze” e “Musclebound” esce “Journeys to Glory”, il loro primo album che diventa disco d’oro e che è caratterizzato da un nuovo stile musicale: il New Romantic.
Dopo l’insuccesso del secondo album “Diamond”, che con i suoi primi tre singoli non ha scalato le classifiche in UK, viene pubblicata come quarta dell’album la canzone “Instinction“, che entra nella top 10 nel loro paese natale.
Nel 1983 esce “True”, il terzo album degli Spandau, nel quale Steve suona il sax (e lo suonerà definitivamente da questo momento), e riscuote un enorme successo internazionale, scalando le classifiche in diversi continenti, grazie soprattutto alle iconiche “Gold” e alla title track dell’album.
Il successo viene confermato anche dal loro quarto album “Parade”, che scala le classifiche in Europa, Australia e Canada, mentre in Italia inizia la rivalità con i Duran Duran (leggi anche “Duran Duran: i Fabulous Five“). L’anno seguente, il gruppo partecipa al singolo di beneficenza con la Band Aid, “Do They Know It’s Christmas”, con Tony Hadley che ebbe un ruolo principale con, ad esempio, George Michael e Simon Le Bon.
Dopo aver suonato nel concerto del Live Aid e dopo il disco di platino “The Singles Collection”, nel 1986 “Through the Barricades” segna un netto avvicinamento degli Spandau Ballet allo stile rock. La title track e “Fight for Ourselves”, presentato in anteprima in Italia al Festival di Sanremo, sono i grandi successi in UK e in Germania, in Italia e in Australia, ma negli USA non riesce a ripetere il successo di “True”
Dopo una lunga pausa senza pubblicare dischi, gli Spandau pubblicano “Heart Like a Sky”, album che ottiene il successo consueto in Italia, ma che non viene pubblicato ovunque, una sorta di limited edition. Dopo quest’ultimo disco, gli Spandau Ballet si sono sciolti. Da allora i fratelli Kemp si dedicano al cinema, mentre Tony Hadley ha inciso due album, collaborando con John Keeble per uno di questi. Dopo una causa ai fratelli Kemp per cercare di recuperare i soldi dei diritti d’autore, il trio Norman, Keeble e Hadley si esibisce insieme in alcuni concerti per evitare la bancarotta.
Ma nel 2009 avviene una reunion, in occasione del nuovo album “Once More”, che ripropone tutti i successi degli Spandau Ballet riarrangiati con due nuove canzoni. Inizia così un lungo tour per il gruppo. Dopo l’uscita del loro film documentario “Soul Boys of the Western World” e dopo essere saliti sul palco dell’Ariston come ospiti nel 2015, nel 2017 Hadley annuncia di non far più parte della band, e viene sostituito dal nuovo cantante Ross William Wild, che dopo poco lascia anch’egli il gruppo.
Gli Spandau Ballet sono stati dei protagonisti della musica anni 80’, lasciando con i loro inediti di successo un indelebile segno nella storia della musica.