Alle origini del mito: Bud Spencer e Terence Hill

Scritto da il 31 Ottobre 2023

È il 31 ottobre 1929: nasce Bud Spencer e con lui l’intramontabile mito cinematografico del duo con Terence Hill

Credito fotografico Popcorn Tv
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Bud Spencer: Sport, cinema, mito

Carlo Pedersoli nasce come nuotatore. Primo italiano nella storia ad infrangere la barriera del minuto netto nei 100 metri stile libero, partecipa ai campionati europei di Vienna nel 1951. L’anno dopo è in acqua nella XV Olimpiade di Helsinki dove si classifica nono. Sempre come nuotatore sarà in gara nelle successive Olimpiadi di Melbourne e Roma. Oltre il nuoto, si dedicò anche alla sua altra grande passione, la pallanuoto. Con la Nazionale Italiana vincerà la medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo del 1955 e giocherà anche a Budapest.

Credito fotografico Swim4Life Magazine
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In ambito cinematografico, Bud Spencer, all’inizio degli anni ’70, sperimenta altri generi cinematografici: il thriller, lasciandosi dirigere da Dario Argento in 4 mosche di velluto grigio (1971), e il dramma di denuncia civile con Torino nera(1972) di Carlo Lizzani. Per poi ritornare nel 1973 alla commedia brillante con la fortunata tetralogia di Piedone lo sbirro (cui seguiranno Piedone a Hong Kong del 1975, Piedone l’africano nel 1978, e infine Piedone d’Egitto del 1980), nata da una sua stessa idea e che lo vede protagonista assoluto per la regia di Steno, indimenticato re della commedia all’italiana. Bud Spencer, in questa serie di film per la prima volta non doppiato, è straordinario nel dipingere questo poliziotto disposto a chiudere un occhio nei confronti dei piccoli delinquenti, ma che non ha pietà verso i criminali senza scrupoli. Il pubblico vi si riconobbe e ne decretò il trionfo. In quegli stessi anni degno di nota è anche la pellicola “Il soldato di ventura”(1976), e in cui dopo la prima esperienza di Piedone lo sbirro, Bud Spencer recita con la sua vera voce. Altro film degno di essere segnalato, e ancora diretto dall’esperto Steno, è “Banana Joe” del 1982, una favola comico-avventurosa di grande divertimento. “Una brezza leggera e cauta di allegro anarchismo”, disse della pellicola la critica specializzata, evidenziando come Bud Spencer sia ormai “il grosso più simpatico del cinema italiano ed europeo”.

Credito fotografico Sportmemory
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Bud Spencer e Terence Hill: l’intramontabile mito cinematografico

Credito fotografico CameraLook
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« Noi siamo l’unica coppia cinematografica al mondo a non aver mai litigato »

Bud Spencer e Terence Hill

Bud Spencer e Terence Hill (nomi d’arte, rispettivamente, di Carlo Pedersoli e Mario Girotti) sono una delle più importanti e popolari coppie del cinema italiano, attivi dall’inizio degli anni ’60 alla metà degli anni ’90. Hanno interpretato insieme 18 film, dei quali 16 come coppia in senso stretto. I loro film si pongono come capisaldi assoluti della produzione cinematografica italiana. Carlo Pedersoli e Mario Girotti si incontrarono per la prima volta sul set del film “Dio perdona… io no!” del 1967. Fu un incontro assolutamente casuale; l’ex-campione di nuoto Pedersoli, la cui figura fa capolino in alcune pellicole solo come comparsa, non aveva infatti alcuna intenzione di fare l’attore a tempo pieno; poco diverso il caso del futuro collega Girotti che non era nemmeno stato preso in considerazione (il ruolo di protagonista del film era infatti andato a Peter Martell, all’anagrafe Pietro Martellanza, che si ruppe un piede alle primissime sessioni di registrazione; il regista del film Giuseppe Colizzi si vide così costretto a tornare a Roma dalla Spagna, dove si girava il film, in cerca di un attore che sostituisse Martell, ove trovò Girotti). Alla presentazione in locandina del film fu suggerito ai due attori di cambiare i propri nomi – si riteneva infatti che fossero “troppo italiani” perché potessero sfondare a livello internazionale; i nomi “americanizzati”, inoltre, avrebbero dato un sapore differente ad opera e personaggi. Carlo Pedersoli scelse Bud Spencer come pseudonimo in tributo al suo attore favorito, Spencer Tracy, e ad una birra che stava bevendo, una Bud. Mario Girotti, selezionando due dei venti nomi di una lista presentatagli la sera prima, divenne Terence Hill, anche a causa del suo amore per il commediografo Terenzio. Il film ebbe un successo enorme; bastò poco al regista Colizzi, preso atto dei consensi subito raccolti dal pubblico, per rendersi conto del gigantesco potenziale della coppia, con cui tornò a collaborare alla realizzazione di due nuovi film. 

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Nel 1968 uscì nelle sale “I quattro dell’Ave Maria” che vede, oltre alla coppia, la presenza di Eli Wallach e Brock Peters. Nel 1969 fu la volta de “La collina degli stivali”; entrambe le pellicole vennero dirette da Giuseppe Colizzi. Due pellicole di grande successo alla stregua della prima; la coppia cominciò a mietere una risonanza mondiale.

Anni ‘70: l’avvento della fama mondiale con Trinità

Nel 1970 uscì nelle sale “Lo chiamavano Trinità…”, che battezzò un vero e proprio sottogenere dello spaghetti-western: quello dei fagioli-western (in ossequio alla prima scena del film dove Terence, in sosta in una bettola, si infila da solo nello stomaco un intero tegame di fagioli, suscitando il disgusto e la curiosità di locandieri ed astanti), dove le pallottole vedono una quasi integrale sostituzione da parte dei ganci destri. Il regista E.B. Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, eredita dai film di Giuseppe Colizzi la coppia Hill-Spencer e la porta definitivamente verso la comicità e verso il grande successo, in un western naif, dove gli sganassoni contano più delle pistole e il regolamento di conti finale avviene con un’epica e incruenta scazzottata. 

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Il film che per molti simboleggiò la fine del western all’italiana ebbe un enorme, e inaspettato, successo di pubblico: l’evoluzione del genere in chiave comica recupera le situazioni della farsa, con una separazione talmente manichea tra buoni e cattivi da innescare nel pubblico meno smaliziato l’identificazione con i protagonisti, raddrizzatori di torti e vendicatori di ingiustizie con il sorriso sulle labbra, ed è il loro capolavoro. Queste caratteristiche della coppia, che peraltro porteranno in maniera intatta in tutte le successive pellicole interpretate, sono la vera base del grande successo che hanno sempre ottenuto: il pubblico si identificò con questi due buffi personaggi, che inseriti nel selvaggio west, o in luoghi tropicali, o come poliziotti nella metropoli americana, riuscivano sempre e comunque, a sconfiggere il loro nemici a suon di sganassoni e di risate, una piccola vittoria del bene sul male. Tornando al film, entrano nella memoria popolare sia Trinità (Terence Hill) che si fa trasportare dal suo cavallo su una specie di slitta e i micidiali sganassoni di Bambino (Bud Spencer). 

Nel 1971 uscì il sequel “…Continuavano a chiamarlo Trinità”, che non solo bissò il successo del precedente film, ma anzi ne raddoppiò i già più che cospicui incassi, risultando essere non solo il film campione d’incassi della stagione 1971, ma ancora oggi il film più visto della storia del cinema italiano. Un successo senza precedenti.

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Nel 1972 uscì il film “Più forte, ragazzi!”, una pellicola non più rientrante nel novero di western. Anche questa pellicola raccolse un prodigioso apprezzamento da parte del pubblico, che dimostrò di amare e seguire il duo nonostante questo si fosse allontanato dal fruttuoso filone western, che li aveva resi famosi. 

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Negli anni ’70 seguono altri film non western, tutti di grandissimo successo: “…Altrimenti ci arrabbiamo!” (1974), “Porgi l’altra guancia” (1974), “I due superpiedi quasi piatti” (1977), “Pari e dispari” (1978) e “Io sto con gli ippopotami” (1979). Nella prima metà degli anni ’80, la coppia continuò a girare insieme. Recitarono in quattro pellicole: “Chi trova un amico trova un tesoro” (1981), “Nati con la camicia” (1983), “Non c’è due senza quattro” (1984) e “Miami Supercops – I poliziotti dell’ottava strada” (1985). 

La fine di un  mito

Nel 1994 la coppia tornò sul set per un film western scritto da Jess Hill e diretto dallo stesso Terence Hill, Botte di Natale. A livello di incassi, però, non ebbe nulla da spartire con i precedenti. I due hanno espresso più volte il desiderio di tornare nel caso a lavorare su un progetto degno di essere valutato, progetto che non avrebbe però dovuto avere niente a che fare con i film che li hanno resi famosi nelle sale di tutto il mondo, considerata l’età ormai avanzata. A tal proposito Terence Hill, in un intervista del 2014, dichiarò che il sodalizio con Bud Spencer si interruppe poiché il duo non era più in grado di recitare nelle classiche scene d’azione che lo resero celebre.

Compilation delle migliori Scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill


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