È il 6 novembre 1990: esce “Crazy World” degli Scorpions

Scritto da il 6 Novembre 2023

6 novembre 1990: “Crazy World” è l’undicesimo album in studio degli Scorpions

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Crazy World fu l’ultimo album del gruppo registrato con il bassista Francis Buchholz, e per questo motivo l’ultimo registrato dalla formazione, nonché l’album che portò gli Scorpions al successo mondiale. Inoltre, fu il primo album del gruppo ad essere immesso sul mercato dopo la fine della collaborazione con Dieter Dierks, storico produttore degli Scorpions.

Con Crazy World, gli Scorpions decisero infatti di essere responsabili della produzione di un album per la prima volta dal 1974, anno in cui pubblicarono Fly to the Rainbow. Dopo anni di collaborazione con lo storico produttore Dieter Dierks, infatti, il gruppo decise di non rinnovare il contratto in scadenza dopo l’uscita di Savage Amusement.

Gli Scorpions si rivolsero al produttore di fama internazionale Bruce Fairbairn (forte di collaborazioni con Bon Jovi e Aerosmith) per produrre il nuovo album. Fairbairn, però, si trovò costretto a declinare l’invito in quanto già impegnato con gli AC/DC per The Razors Edge. La scelta finale per la produzione di Crazy World ricadde su Keith Olsen, che aveva già lavorato con gruppi come Journey e Whitesnake. Il primo consiglio che Olsen diede alla band fu quello di rivolgersi a un compositore esterno, e fece il nome di Jim Vallance, che collaborerà a comporre gran parte di Crazy World.


L’album è famoso soprattutto per il singolo “Wind of Change“, riconosciuto come la canzone simbolo della caduta del Muro di Berlino e della conseguente riunificazione della Germania, oltre che uno dei singoli più venduti nella storia della musica. 

Inizialmente, la band aveva intenzione di intitolare l’album Restless Night. Tuttavia, verso la fine della fase di produzione del nuovo lavoro, il batterista Herman Rarebell sentì il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush pronunciare sulla televisione americana: “You have to realize, we live in a crazy world” (“dovete rendervi conto che viviamo in un mondo folle”). Rarebell riconobbe subito il potenziale delle ultime due parole di Bush, per cui propose il titolo di “Crazy World“.


La copertina dell’album fu disegnata dal gruppo Hipgnosis, mentre le foto del booklet presenti al suo interno furono realizzate da Ross Halfin.


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