Jazz Funk e lo stile inconfondibile Union Jack di Level 42
Scritto da Samuele Colombo il 3 Febbraio 2024
Mitico gruppo britannico, i Level 42 si sono fatti conoscere per il loro inimitabile stile sottogenere del jazz, ma caratterizzato da una sensibilità musicale con suoni elettrificanti e un ritmo groove
Fondato nel 1979, i Level 42 erano formati da tre musicisti dell’isola di Wight: il cantante e bassista Mark King, i fratelli Gould, con Philip alla batteria e il chitarrista Rowland Charles; e poi dal tastierista londinese, Mike Lindup. Un altro personaggio che può essere considerato il quinto membro per la sua importante presenza in studio è il compositore e co-produttore Wally Badarou. La band, il cui nome si ispira al romanzo “Guida galattica per gli autostoppisti” di Adams, esordisce nel 1980 con “Love meeting love”, che è un successo immediato a tal punto da renderla nota in tutta Europa e che gli fornisce un contratto con Polydor e a metà dell’anno successivo viene pubblicata la loro prima hit “Love Games”.
Il loro album di debutto omonimo, raccolta soul-R&B, si classifica nella Top 20 del Regno Unito nel 1981 e, dopo l’uscita dei due dischi “The Early Tapes” e “The Pursuit of Accidents”, nel 1984 è la volta di “True Colours”, che include il singolo di grande successo Hot Water.
I Level 42 però raggiungono il loro apogeo tra il 1985 e il 1988; infatti sono pubblicati il doppio album live “A Physical Presence” (1985) e “World Machine “, da un sound più pop e con i famosi singoli “Something About You” e “Leaving Me Now”, e “Lessons in Love” (1986) che raggiunge la vetta di tutte le classifiche europee.
I due dischi successivi della band, “Running in the Family” (1987), contenente la canzone omonima e “Children Say”, “It’s Over”, “To Be With You Again”, e “Staring at the Sun” (1988), sono un grande successo nel Regno Unito. La situazione però cambia improvvisamente: è il 1988 entrambi i fratelli Gould lasciano la band e furono sostituiti dal chitarrista Alan Murphy e dal batterista Gary Husband, per l’album “Staring at the Sun”, che conteneva il singolo “Heaven in my Hands”. Ma Alan Murphy muore tragicamente l’anno successivo, proprio pochi giorni prima la pubblicazione del primo ‘Best of’ ufficiale dei Level 42 e viene sostituito dal famoso chitarrista Alan Holdsworth per l’album “Guaranteed” del 1991.
Dopo la fine della tournée per “Forever Now” (1994) il gruppo decise di sciogliersi: ma è solo uno scioglimento temporaneo. Alla soglia del 2000 Mark King ha ripreso il percorso abbandonato, acquistando i diritti del marchio “Level 42” da Mike Lindup, e ha intenzione di suonare i vecchi successi in tour insieme a Gary Husband, al fratello Nathan King, al sassofonista Sean Freeman e al tastierista Lyndon J. Connah. I Level 42 poi hanno pubblicato un album in studio, “Retroglide”, nel 2006 e quattro anni dopo, hanno celebrato il suo trentesimo anniversario con un tour speciale, al quale ne sono seguiti altri.
In una lunga carriera con alti e bassi, i Level 42 sono stati in grado di offrire allo stesso tempo una nuova musica, melodica, con una notevole attrattiva a livello ritmico, studiata strumentalmente e in termini timbrici. Per questo motivo la fama del gruppo è discretamente sopravvissuta e i fan hanno continuato a desiderare date di altre tournée per sentire ancora una volta l’inconfondibile Jazz Funk dei Level 42.