Culture Club: Welcome Second British Invasion!

Scritto da il 11 Febbraio 2024

Boy George e Culture Club, un irresistibile mix di new-wave, reggae, patinature
disco e Blue-eyed soul, con un puntino di new romantic!

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1981, Covent Garden, Londra: nascono i Culture Club, composti dal cantante Boy George, Roy Hay (chitarre e tastiere), il bassista Michael Emile ‘Mikey’ Craig e John Moss (batteria e percussioni). “Kissing to Be Clever” del 1982 è il primo album della band, con il brano “White Boy”, e non guadagna un successo enorme, come del resto anche il singolo “ I’m Afraid of Me”. Il 1982 però è l’anno di “ Do You Really Want to Hurt Me”, brano con influenze reggae che scala tutte le classifiche della BBC e quelle internazionali, piazzandosi persino al secondo posto negli USA.

I Culture poi pubblicano “Time (Clock of the Heart)” che è ritenuto una vera e propria svolta soul, e che subito ottiene un grande successo negli USA e nel Regno Unito (Numero 3), a tal punto che la band diventa il primo gruppo, dopo i Beatles, ad avere 4 singoli in classifica tutti tratti dall’album di debutto e Bob George, con quel suo particolare look, diventa una star a livello mondiale.

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Nel 1983 invece esce il loro secondo album da un successo commerciale enorme (ben 4 milioni di copie vendute!) “Colour by Numbers”, con “Church of the Poison Mind” e il secondo singolo, “Karma Chameleon”, guadagna la prima posizione in UK e negli USA e un successo internazionale davvero eccezionali: è uno dei pezzi che segnano quegli anni. Oltre a queste, l’album contiene anche“ Miss Me Blind”, “ It’s a Miracle” e “Victims”, ritenuta da molti il capolavoro assoluto del gruppo.

1984 è l’anno del rilascio di “ Waking Up with the House on Fire”, che nonostante abbia ottenuto il disco di platino, non riesce a raggiungere il successo del lavoro precedente. Il quarto album invece, “From Luxury to Heartache” possiede un singolo di successo “Move Away” , ma anche l’inedito“Gusto Blusto”, il primo dei Culture Club a non entrare nella classifica americana.

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La band per tensioni interne e problemi personali di alcuni dei componenti si disgrega nel 1986 e, dopo un tentativo fallito nel 1988, dieci anni dopo, i Culture Club si riuniscono per una tournée. L’anno seguente pubblicano un nuovo album “ Don’t Mind If I Do”, ma il tour non finisce: continua per alcuni anni fino all’apogeo nel 2002, in un concerto alla Royal Albert Hall per celebrare il 20 ° anniversario. Nel 2006, Jon e Mickey desiderano una nuova reunion, ma Roy e George rifiutano e vengono così sostituiti da Phil Pickett e Sam Butcher: questa la nuova formazione del gruppo. I Culture poi si trasferiscono poi in Spagna per una sessione di registrazione e 18 sono i nuovi brani per l’album prodotto da Youth (che ha collaborato precedentemente con dei grandi, come Paul McCartney, The Verve e Embrace).

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Viene poi riprogrammato un tour, che inizia nel luglio del 2015 in Canada, e ne lanciano un altro in 40 città nel 2016. Dall’ Australia, in Giappone e poi negli Stati Uniti, la band suona accompagnata dall’entusiasmo dei nuovi e vecchi fan. Nel 2016, la band annuncia che l’album “Tribes” non uscirà, ma verrà pubblicato nell’ottobre 2018, “Let Somebody Love You”, il nuovo singolo che annuncia la pubblicazione dell’album: “Life”.

Tra le più influenti band degli anni ottanta, i Culture Club hanno riscosso un successo straordinario, con più di 50 milioni di dischi venduti, ma nonostante ciò sono considerati come uno dei gruppi più sottovalutati e la loro bravura non è stata molto riconosciuta; è indiscutibile però il segno che hanno lasciato nella storia della musica.

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