Invicta: dai paninari di San Babila al mondo
Scritto da Valentina Codurelli il 29 Aprile 2024
Invicta, dai paninari di San Babila diviene una delle icone più longeve della cultura pop italiana
Nel corso degli anni ’80, una nuova generazione di italiani iniziò a dominare la scena delle culture giovanile; una generazione che trovò il suo simbolo nei paninari (leggi anche: Paninari anni ’80, lo stile intramontabile della Milano Bene). Un intero processo culturale che Invicta seguì passo passo, partendo all’inizio dagli accessori per lo sci e per l’alpinismo, ma espandendosi presto entrando nella vita quotidiana di tutti i giovani italiani, diventando uno dei primi lifestyle brand del nostro Paese.
Il marchio Invicta nasce nel 1906 in Inghilterra come produttrice di robuste sacche e borse militari.
1921 Eccomi Italia
Il primo laboratorio artigianale di Invicta trova casa a Torino, nel quartiere Borgo del Fumo
Nel 1921 a Torino, precisamente nel quartiere Borgo del Fumo, nasce il primo laboratorio artigianale Invicta, dove abili maestri artigiani lavoravano per inventare nuovi prodotti: soprattutto zaini e accessori per lo sport e l’alpinismo.
1933 Lo sguardo verso l’alto
Invicta introduce in quest’anno lo zaino col bastino, per aiutare gli alpinisti in alta montagna e, sempre nel 1933 Invicta lancia una delle sue prime pubblicità
Nel 1933 Invicta introduce lo zaino con il bastino, un’invenzione pensata per agevolare le spedizioni degli alpinisti, e nello stesso anno lancia una delle sue prime pubblicità. Partita dalle cime delle montagne Invicta conquista le città.
Se nel 1933 il brand introduceva lo zaino col bastino per gli alpinisti e una delle sue prime pubblicità; nel ’39 era sempre Invicta a brevettare e produrre il primo marsupio della storia.
1940-1945 Affidabile anche nelle prove più difficili
Zaini, ghette: Invicta va in missione
Fa prodotti tanto solidi e pratici che anche i militari sanno di poterci contare.
1950-1960 Finalmente la pace! Ma scoppia la creatività
Finita la guerra, esplode la produzione di nuove idee e nuovi prodotti. Invicta moltiplica l’offerta di attrezzature sportive, con guanti, soprascarpe, gambali e ghette
L’autenticità del brand sviluppata durante gli anni della guerra producendo equipaggiamento zaini e ghette si tradusse, negli anni ’50 e ’60, in una moltiplicazione delle linee e dei progetti che stabilì subito il brand come uno dei leader italiani nel campo dell’alpinismo e dello sportswear.
1960-1970 Invicta sale in vetta
Invicta accompagna anche le spedizioni più ardite
Questa fama nel campo dell’atletica e degli sport outdoor aggiunse all’universo del brand l’importante elemento estetico del viaggio – uno storytelling che il brand rafforzò portando i propri prodotti nelle spedizioni sulle Alpi, l’Himalaya e le Ande. Sale sull’HinduKush, sul Makalu, sull’Annapurna e sul Cerro Torre.
1970-1980 I colori della valanga azzurra
Invicta diventa fornitore tecnico della squadra italiana sci
Invicta mette a punto dei guanti studiati per lo sci, per sostenere Gustav Thoeni e i suoi compagni della gloriosa “Valanga Azzurra”.
1980 Domina le piste, anima le strade
Invicta vince anche la strada
E così, da un’idea all’altra, accompagnando la vita e i desideri dei suoi appassionati, Invicta è arrivata agli anni Ottanta, diventando un vero e proprio brand di culto per le nuove generazioni grazie in particolar modo a due zaini entrati nel mito: il Jolly e il Minisac. Il primo è diventato uno degli accessori distintivi dei mitici Paninari, mentre il secondo, la cui storia inizia nel 1970 come accessorio per lo sci, nel 1980 viene scelto dai giovani come icona di stile grazie al suo design innovativo e inconfondibile.
1983 Liberi di essere… liberi!
Chi indossa uno zaino o un capo d’abbigliamento Invicta, in qualsiasi contesto lo faccia, trasforma i confini in orizzonti, i limiti in opportunità
Icona di libertà Invicta lancia nuove linee di prodotti d’abbigliamento outwear per vivere al meglio la quotidianità all’aria aperta. Tempo libero in città o avventura in montagna non fa differenza. Il brand trasporta l’esperienza dei prodotti da montagna nel contesto cittadino con gran successo. Quella voglia di esplorare e di libertà che ha aiutato migliaia di appassionati a conquistare le vette più alte, oggi viene declinata in chiave urbana.
1987 Jeans è Libertà
Il denim Invicta prende vita!
Invicta si reinventa in versione denim; indumento simbolo dei valori di libertà e spensieratezza delle nuove generazioni.
1980-1990 Invicta ci accompagna sulla neve
In questi anni, Invicta accompagna sulla neve sempre più atleti, da Alberto Tomba a Deborah Compagnoni
Invicta fornisce guanti tecnici a mille maestri di sci e centri sportivi in Coppa del Mondo. Partendo dalla sua esperienza amplia l’offerta: arrivano nuove categorie come occhiali, berretti, portasci, porta scarponi e altri accessori per la vita all’aperto. Oltre al viaggio verso nuovi orizzonti, Invicta affermò anche il suo ruolo di icona della cultura italiana diventando fornitore tecnico degli Azzurri per le Olimpiadi Invernali.
Invicta e i suoi iconici spot anni ‘80
Una vita variegata e molteplice che è testimoniata dalle pubblicità dell’epoca rendevano i loro zaini in corredi per avventure in giro per il mondo. Una serie di pubblicità, sempre degli anni ’80, consisteva in una serie di ritratti in primo piano di donne giapponesi o sudamericane, aborigeni e via dicendo con lo slogan: «Guarda il mondo negli occhi». Se invece si trattava delle pubblicità delle altre linee del brand, il viaggio era sempre presente: dalle carovane di moderni viaggiatori sull’Himalaya a un turista che domanda indicazioni a un gruppo di donne sullo sfondo di un deserto africano, passando per le pubblicità ambientate nel deserto del Gobi o quelle che avevano per sfondo lo skyline di New York, la libertà e l’avventura erano elementi centrali di un immaginario che portava la vecchia Italia a dialogare col mondo e che presentava una realtà fatta di possibilità, di internazionalismo, di un’espansione senza confini.