ERIC BURDON and THE ANIMALS: il Bluesman Bianco

Scritto da il 21 Maggio 2024

La British Invasion, fenomeno che nei mitici anni ‘60 aveva come matrice lo sbarco artistico/musicale nelle varie nazioni europee diffondendo la musica Beat e Blues, ha avuto un gruppo imprescindibile che più di tutti ha contribuito a far nascere un diffuso interesse per il Blues, la musica nera delle radici, creando una via bianca al Rhytm & blues.

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Una band musicalmente “ visionaria “che riuscì ad anticipare mezza storia della musica Rock, dal “garage Rock” anni ‘60 al Punk Rock degli anni ‘70.

Il gruppo nasce a Newcastle Upon Tyne, si forma attorno a due figure principali, il tastierista Alan Price (1942, Durham, GB), e il cantante Eric Burdon (1941, Newcastle Upon Tyne, GB).

Nel 1962 Eric Burdon entra nella formazione dell’Alan Price Combo, gruppo che è composto dal bassista Chas Chandler (1938 Newcastle Upon Tyne, GB), dal batterista John Steel (1941 Gateshead, GB) e il chitarrista Hilton Valentine (1943, North Shields, GB).

Modificano il nome del gruppo in The Animals, nome che rende sufficientemente bene l’idea dei concerti serali “indiavolati” proposti dalla formazione.

Graham Bond segnala al talent scout Giorgio Gomelski il gruppo, e Gomelski fa arrivare a Newcastle il famoso Bluesman Sony Boy Williamson perché incida un 33 giri con Eric Buffon and The Animals.

L’album si intitolerà: The Animals Live At The Club A GO GO e The Animals With Sony Boy Williamson.

Il debutto nella Londra capitale avviene al Crawdaddy Club, the Animals vengono messi sotto contratto dal produttore Mikie Most.

Il vero debutto discografico della band avverrà nel 1964 con l’incisione di due 45 giri:

“Baby Let Me Take You Home“ brano che racchiude un mix di rhythm & blues, beat e folk.

Prendono spunto da un album di Josh White e per la prima canzone incidono un “traditional” memorabile: “The House Of The Rising Sun“, brano che viene immesso nel circuito discografico (poco prima che The Animals partano per il loro primo tour in USA), il successo della canzone li impone da subito a livello mondiale.

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A Luglio dello stesso anno The Animals incidono dodici canzoni per completare il 33 giri The Animals che già al mese di Novembre raggiunge le vette delle classifiche di vendita.

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Il 33 giri conferma il grande amore del gruppo per i padri del Rhythm&blues quali John Lee Hooker e del Rock & Roll Chuck Berry e Fats Domino.

A Gennaio del 1965 altro sensazionale successo: ”Dont Let Me Be Misunderstood“, ispirato dalla versione di Nina Simone.

Nello stesso periodo incidono un altro classico che esce a 45 giri a Marzo 1965: Bring It On Home, pezzo di Sam Cooke.

Completano un ulteriore album: Animal Tracks, pubblicato a Maggio 1965.

Questo sarà anche l’ultimo disco del tastierista Alan Price che lascerà il gruppo sostituito da Dave Rowberry (1943, Newcastle Upon Tyne, GB).

La conferma del crescente successo di The Animals e nella scelta oculata di riproporre i classici quali: “Roadrunner”, ”I Ain’t Got You e le straordinarie”, “Hallelujah”, ”I Love Her So“ e “I Believe To My Soul“ di Ray Charles.

Il sesto 45 giri della band intitolato ”We Gotta Get Out Of This Place“ scala i primi posti delle chart e al disco partecipa per l’ultima volta la formazione originale.

Eric Burdon dopo la pubblicazione del terzo album del gruppo a Settembre 1966 intitolato: Animalism, lascia il gruppo, ma sempre a settembre pubblica da solista il 45 giri: “See See Rider”, svoltando verso il nuovo genere psichedelico, tanto che in California nascono i New Animals con il chitarrista Johnny Weider, il bassista Danny McCulloch e l’altro chitarrista Vic Briggs, che completano il quintetto.

E’ “Wind of Change” l’album che presenta il nuovo marchio della band e cioè Eric Buffon & New Animals.

Con il nuovo gruppo Eric Buffon partecipa al Monterey Pop Festival e suona un pezzo contenuto nell’album (che sarà uno degli inni della generazione Hippie), ”San Francisco Nights“, sono inclusi nello stesso LP: “Paint It  Black“ e la risposta ad un brano interrogativo di Jimi Hendrix “Are You Experienced ? “Yes I’m Experienced ” è la risposta alla domanda di Hendrix.

Nel 1968 dopo il festival di Monterey e dall’inno pacifista “Sky Pilot“, brano bellissimo e di grande suggestione, gli album: The Twain Shall Meet e Every One Of Us nei quali in organico alle tastiere si aggiunge Zoot Money, confermano un Eric Burdon su strade diverse dai percorsi lontani dagli inizi. Deluso dagli scarsi riscontri in Gran Bretagna quando la pubblicazione degli ultimi due album è già avvenuta, Burdon ha già sciolto i New Animals, per intraprendere quella che sarà una interessante carriera da solista.

Nel 1977 il quintetto si riunisce anche se per un episodio isolato che genera un LP intitolato: “Before We Were So Rudely Interrupted”, le canzoni che lo compongono sono grintose, fresche e magnificamente suonate.

A quasi 83 anni Eric Burdon è ancora in attività con le sue canzoni che hanno segnato un’epoca e continuano a ricordarcelo.

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