Progetto In-Aut: una comunità inclusiva per l’autismo

In-Aut rappresenta l’occasione per una maggior inclusività per le persone, sia giovani che adulti, con il Disturbo dello Spettro Autistico. L’iniziativa è nata dal lavoro dell’equipe del Nucleo Funzionale Autismo dell’Asst di Lecco e portata avanti dalla collaborazione con le associazioni cittadine Confindustria Lecco, Confartigianato Lecco, Confcommercio Lecco, il Politecnico di Lecco, Comune e Provincia di Lecco.

L’obiettivo di In-Aut è quello di portare informazione tra i comemrcianti della città per rendere i luoghi pubblici più inclusivi e preparati per accogliere le persone che vivono con questo disturbo. Dopo aver seguito i corsi di formazione gli esercenti riceveranno una vetrofania con il logo del progetto che li renderà riconoscibili come luoghi sicuri, inclusivi e accoglienti.

Venerdì mattina è stato presentato il logo ufficiale del progetto che sarà esposto sulle vetrofanie dei commercianti che hanno aderito al progetto. Già nei primi mesi del 2024 sono stati formati 19 esercenti tra pubblici esercizi, cartolibrerie e scuole, alberghi. Tutti i cittadini sanno che gli esercenti si stanno muovendo per rendere inclusive le loro attività.

A presentare e spiegare il significato del logo è stato Ottaviano Martinelli il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asst di Lecco: “Lo spettro di colori richiama lo spettro del disturbo dell’autismo nelle sue diverse modalità di essere, di vivere; sullo sfondo il Resegone e il lago simboli della città; il dodecaedro che rappresenta le province della regione.”

“L’obiettivo è di sviluppare percorsi di inclusione sociale dei giovani e adulti nel territorio partendo dalla cittá di lecco.” ha continuato Martinelli “come realizzare questi percorsi?  lavorando insieme alle realtà territoriali e istituzionali . Abbiamo gia fatto iniziative importanti, è un progetto sempre in movimento,con  iniziative di sensibilizzazione, percorsi formativi e informativi con gli esercenti del territorio”

Il periodo di formazione per ora è stato in presenza ma si sta lavorando per attivarli online, in modo asincrono, che forniranno le informazioni più importanti per poi poterle discutere in un incontro in presenza.

Dal comune c’è la richiesta di partecipazione ai corsi per gli infopoint turistici e operatori comunali. “È un progetto in continuo aggionramento” spiega ? “ogni corso è diverso, ogni formazione è  specifica. cambia il modo di raccontare cos’è l’autismo in base al rapporto che si instaura in quell’esercizio in particolare, dipende dal servizio erogato.

La neuropsichiatra Grazia Giano e l’educatrice Arianna Ravo hanno dichiarato il grande coinvolgimento che stanno riscontrando e la buona risposta da parte dei primi commercianti che hanno seguito molto attivamente i corsi grazie alle informazioni concrete, pratiche e tecniche che hanno ricevuto. “Ci sono già altre richieste da parte di altri pubblici servizi di aderire all’iniziativa” afferma Arianna Ravo “Oltre a incidere sulle persone con il disturbo dello spettro dell’autismo speriamo che possa incidere su tutti, aumentando l’attenzione sulle persone svantaggiate si aumenta l’attenzione reciproca tra gli esseri umani, si può diventare così più sensibili e accoglienti”

Sono già state effettuate le prime consegne delle vetrofanie proprio dalle mani dei ragazzi: “È stato un momento molto emozionante” dice l’educatrice Ravo “Perchè è stato spiegato ai ragazzi il significato di questo progetto, cosa stiamo facendo e perchè è utile per loro. Riconoscere quel simbolo significa per loro entrare in questi esercizi commerciali sapendo che ci sono persone in grado di accoglierle senza sentirsi trattati male o incompresi”.

“Una delle cose belle” dice Grazia Giano “è che da parte degli esercenti che hanno già affrontanto i corsi stanno arrivando proposte di eventi ed occasioni di accoglienza. Questo dimostra come il progetto sia un continuo scambio tra informazione e proposte per renderlo efficace.”

Ha concluso così il consigliere provinciale Carlo Malugani : “La strategia vincente è quella di mettersi insieme, sposo totalmente le cause per il bene del territorio e della comunità per potersi inserire nel modo più ottimale”.