LA DAUPHINE: Il delfino con le ruote
Scritto da Lecco Channel il 1 Gennaio 2025
Io la ricordo molto bene la Dauphine l’aveva uno zio con cui feci molti viaggi credo nel 1964/65. Quella di mio zio era un colore crema e aveva la selleria interna con un tessuto a quadretti scozzese sul rosso. La versione dello zio era già a marchio Alfa Romeo Dauphine.
Ancora adesso mi ritorna in mente come una allegra vetturetta con un musetto frontale arrotondato e i due fanali che sembravano due grandi occhi pareva un personaggio di qualche cartone animato di Walt Disney.
Ma andiamo con ordine : la Dauphine fu presentata nello stand Renault al salone di Parigi nel marzo del 1956.
L’impatto con gli operatori di mercato ed il pubblico fu favorevole tanto che l’auto in breve divenne molto conosciuta e famosa nel mercato internazionale ed in particolare in quello USA.
I designer della Renault misero a punto il progetto Dauphine con le seguenti caratteristiche : motore posteriore, muso e coda dall’aspetto morbido e arrotondato ,due grossi fari anteriori,un paraurti rialzato al centro, vistose prese d’aria per il raffreddamento motore, il lunotto posteriore di grandi dimensioni, freni a tamburo e il cambio con sole tre marce.
La cilindrata di 845 cc e la potenza di soli 30 CV risultarono però un handicap rispetto alle altre marche con cui Renault doveva competere sul mercato in quanto la velocità della Dauphine venne considerata troppo bassa.
Per affrontare la concorrenza di Fiat nella stessa gamma di vetture nel 1958 la Renault strinse un accordo con Alfa Romeo che immediatamente passò alla produzione diretta escludendo in questo modo le spese doganali dell’importazione che gravando sul prezzo della Dauphine la rendevano poco attraente economicamente.
Il prezzo della vettura importata e comprensiva di dazi era 1.160.000 lire, il prezzo della Dauphine prodotta direttamente da Alfa Romeo era di 928.370 lire.
Nel 1957/58 il mago della Renault Amedeo Gordini mise mano al miglioramento delle prestazioni della Dauphine il suo intervento fece aumentare la potenza a 52 CV e la velocità a 140 km/h.
Ritornando alla Dauphine prodotta in Italia la versione Alfa Romeo era identica all’originale le differenze si trovavano nell’impianto elettrico Magneti Marelli e nei fari Carello.
L’Alfa Romeo ne produsse cinquantacinquemila fino al 1964. Ma altre linee Renault di produzione collocate in Francia, Spagna, Brasile, produssero due milioni di esemplari di cui una parte considerevole fu esportata negli Stati Uniti.
Il concetto semplice di utilitaria francese della Dauphine è comunque diventato un’icona nel mondo dei produttori di automobili segnandone un’epoca.
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